Il coordinatore del Lazio del movimento, Ing. Guido Pianeselli richiama le autorità regionali.
Dai nostri comunicati stampa del 9 e del 17 marzo, emerge la corretta previsioni sulla evoluzione del contagio per corona virus:
– Italia primo paese al mondo per morti e quasi per i contagiati, ci hanno superato sul filo di lana gli Stati Uniti che hanno incrementi pazzeschi.
– una crisi economica spaventosa che si prospetta all’orizzonte a cui si fa fronte con mancette stanziate dal governo ed ancora da pagare mentre la gente deve mangiare; si prospetta assolutamente necessaria la nostra proposta, di cui ora parlano tutti, l’elicopter money, un bazooka con soldi dati a pioggia tramite lo stato direttamente alle famiglie e non alle banche.
Affrontiamo dapprima la situazione regionale e provinciale di stretto interesse.
Nonostante che il sito della protezione civile riporti in provincia di Viterbo 122 casi di contagiati (https://github.com/pcm-dpc/COVID-19/blob/master/schede-riepilogative/province/dpc-covid19-ita-scheda-province-20200326.pdf)
contro i 181 colpiti dal virus riportati invece dalla stampa locale, Viterbo risulterebbe comunque , già considerando il numero inferiore, la provincia più esposta del Lazio, con 1 caso di persona accertata positiva ogni 2599 abitanti, seguita da Roma con un caso ogni 2771.
Nel Lazio sono stati fatti circa 20000 tamponi sugli oltre 361000 effettuati in Italia; siamo dietro come numero per abitante a molte regioni, rappresentando noi circa il 10 % della popolazione nazionale; ma soprattutto non è stata adottata la soluzione del tampone mirato a raggiera che viene, ancora oggi invece, effettuato solo sui sintomatici.
Non conosciamo la salute di Zingaretti, trattato come il raffreddore di Breznev, reduce dalla gita sul Naviglio con 100 persone mentre il morbo impazzava, ma vorremmo sapere se per Roma il suo caso possa rappresentare un focolaio stante le numerosissime persone incontrate mentre era positivo senza saperlo; sappiamo, da una sua apparizione video che gli vengono somministrati degli antivirali, vorremmo conoscere quali, una notizia utile a tutti gli italiani malati.
Siamo vicini ai moltissimi cittadini di città e paesi del viterbese che invece si domandano se hanno contratto il virus senza avere risposte, essendosi verificata una possibilità occasionale di contatto con ambienti e/o persone contagiate; parliamo di persone in alcuni casi messe in quarantena senza tampone e persone libere di circolare ed infettare pur non avendo sintomi.
I dati dei morti comunicati positivi per le zone molto colpite dal virus sono sicuramente inferiori e di molto al reale essendosi registrato un incremento esponenziale dei decessi, ad esempio a Bergamo fino a 10 volte superiore rispetto ad analogo periodo dello scorso anno.
Ora per ammissione dello stesso Borrelli si sospetta una presenza di asintomatici, nel rapporto con coloro che risultano ufficialmente infettati, fino a 10 a 1.
Questo vorrebbe dire, anche qui previsione precedente corretta, centinaia di migliaia di positivi asintomatici in Italia, circa 20.000 nella nostra regione e circa 2000 positivi asintomatici nella provincia di Viterbo, una vera e propria bomba epidemiologica pronta a deflagrare nei mercati, nei centri per gli anziani e negli ospedali, ormai luoghi meno sicuri per l’assenza di dotazioni di DPI idonei al personale, in maggior misura infettato.
E i tamponi si fanno in ritardo anche a loro.
Anche così si spiega il costante incremento giornaliero mediamente intorno al 10 % riscontrato nella nostra regione che porta ad un raddoppio dei contagiati ogni settimana.
La situazione in Italia politica ed epidemiologica.
Per quanto sopra quali dati ci comunicano nella abituale conferenza delle ore 18?
Il fuoco purtroppo cova sotto la cenere ed una politica miope ha sposato una linea demenziale di non inseguire gli asintomatici, prospettata da quel Ricciardi, prima dimessosi vista la brutta aria per lui dall’Istituto Superiore di Sanità, ma ripagato con l’incarico doppio di uomo chiave nel board dell’OMS per l’Italia e poi consulente del ministro Speranza.
A queste scelte scellerate purtroppo vanno aggiunti i ritardi di settimane, da noi lamentati per tempo, nel prendere decisioni di blocco efficaci, specialmente a Brescia e Bergamo che vista, la natura esponenziale della crescita, ci hanno condannato ad essere la nazione più colpita; siamo passati da una possibile situazione lieve come la Corea del sud ad una crisi profondissima con decine di migliaia di morti, moltissimi dei quali si vedranno solo con l’annuario Istat facendo la differenza con quelli dell’anno precedente.
Infine una gestione dilettantesca, dpcm e autodichiarazioni multiple con regolarizzazioni postume tramite Decreti Legge, il paese degli annunci tipo grande fratello, fino alle comiche di tenere il paese in sospeso fino alle 23.45 per un documento che verrà elaborato solo l’indomani; fogli anticipati, che si fanno circolare prima della firma, chissà che ci siano degli errori che ce lo dicono, tentativi reiterati di togliere la libertà religiosa, senza rispetto per i bisogni spirituali;
Cristo, come ha detto recentemente un noto magistrato, meno importante di un pacchetto di sigarette che fa male ai polmoni, visto che di polmonite si parla.
Vi era licenza di giocare alle slot machine delle tabaccherie ma non era appositamente specificato, neanche nei chiarimenti, se potevi andare nelle chiese da solo e senza pericolo di infettare nessuno.
Il tutto con i cattolici silenziosi che hanno tenuto dentro di se la ferita inferta al loro credo.
Tutto fatto con speditezza, titola il premier, e lo dichiara al Parlamento, falso, la risposta è nello spot di Mirabella, non è facile prendere il contagio quando erano necessari interventi drastici, bastava leggere i dati per capirlo.
Ed ora tutti spaventati per i casi che incrementano di nuovo senza di nuovo saper leggere i dati: ieri sono stati fatti oltre 36000 tamponi contro i 27 000 massimi dei giorni precedenti, la conseguenza è logica.
Abbiamo invece una decrescita costante a parità di numero di campioni da qualche giorno.
Dovremmo aver raggiunto e superato il picco, è una notizia molto buona.
Una prima buona notizia che non riguarda nello specifico il Lazio ove la crescita è purtroppo costante, ma il dato complessivo Italiano.
Attenzione comunque ai nuovi focolai e ad allentare la guardia.
Popolo della Famiglia Viterbo