Il Popolo della famiglia rivolge un appello al governo e a tutte le forze politiche sul rischio chiusura che avvolge le scuole paritarie: il pregiudizio opposto dal ministro Azzolina verso le scuole paritarie è miope e ingiustificato, ha prodotto un disastro che può essere corretto con un intervento diretto nei decreti di urgenza che si vanno man mano attuando.

Il grido di dolore è lanciato da Cism e Usmi, dalle Conferenze dei religiosi e delle religiose in Italia per quelle cattoliche che sono la maggioranza.

Senza interventi diretti di grande efficacia e minor costo, una su due a settembre non riaprirà e questo comporterà per lo Stato una spesa ulteriore di 2,4 miliardi di euro con un milione di studenti che si riverseranno nel settore pubblico che non sarà in grado di garantire nulla specialmente in tempo di Coronavirus.

Diamo respiro al settore rendendo detraibili dal reddito le spese delle famiglie e sostenendo il personale docente come viene fatto per qualunque altro cittadino italiano.

Il governo del “cattolico” Giuseppe Conte vorrà accollarsi per un mero pregiudizio ideologico di un suo ministro tale gravissima responsabilità? Si valuti la possibilità di un intervento urgente prima del disastro.

Il Popolo della famiglia ha già rivolto e rivolge a tutti i partiti con rappresentanza parlamentare l’appello a sostenere ogni intervento che permetta agli istituti paritari di sopravvivere.

Altrimenti, almeno nella nostra regione e nella nostra provincia una scuola cattolica su due certamente chiuderà.

Popolo della famiglia Viterbo

Di Marco