Ha dichiarato il presidente nazionale del PdF Mario Adinolfi: “Abbiamo più morti di tutti, li abbiamo perché da noi c’è il peggiore governo del mondo che ha sbagliato tutto. Loro lo sanno bene e allora adesso provano il giochino di dirci che la terza ondata che ci porterà oltre i centomila morti sarà stata causata dall’essere andati a trovare la nostra anziana madre a Natale e non dalla loro impreparazione, dal loro non aver mai preso misure appropriate, dal loro occultare i documenti sulla nostra assenza di piani, dal loro non aver avuto alcun programma se non rincorrere l’emergenza mentre si manifestava. Questo atteggiamento vigliacco dei nostri governanti è intollerabile”.
Questa impreparazione si somma alla inadeguata politica sanitaria portata avanti dai governi precedenti negli ultimi 20 anni che ha portato alla chiusura di tanti presidi ospedalieri di zona e all’impoverimento complessivo del ruolo dei medici territoriali e di base.
“Basta con le “indulgenze – afferma Paolo Baldasarre, responsabile provinciale Pdf – verso una politica priva di prospettiva ma fondata solo su soluzioni tappabuchi! E’ necessario che tutti si rendano conto della necessità di un ritorno ad una politica di ampio respiro che sappia individuare obiettivi da perseguire nel lungo periodo come solo può fare una politica che si ispiri a valori e non all’utilità del momento. Il Pdf con il riferimento alla dottrina sociale della chiesa può costituire un riferimento per quanti non intendano arrendersi al nulla, ad una società senza valori verso la quale sempre più stiamo andando”.
Mario Mancini, sempre del Pdf Viterbo sottolinea come “la pandemia ha drammaticamente accelerato il crollo della natalità: per ripartire dopo la calamità del Covid-19, il Popolo della famiglia insiste sull’aiuto alla famiglia come principale risorsa per il futuro, ma dì questo nelle diverse cabine di regia a livello europeo, nazionale, regionale e comunale non c’è traccia”.
Massimo Boschi, coordinatore regionale del Pdf sostiene, infine, che “la battaglia per una sanità che ponga al centro l’uomo e non gli interessi economici di pochi, deve essere condotta anche nel Lazio dove il presidente Zingaretti, con il recente Piano #Nextgenerationlazio, sottoposto al governo per i finanziamenti dal Recovery fund della Ue, non sembra tener in alcun conto quei problemi di “migrazione sanitaria” che tanto assillano le famiglie, in particolare del Viterbese, per la carenza di strutture ospedaliere e ambulatoriali sul territorio”.
Il Pdf di Viterbo accoglie infine pienamente l’appello lanciato da Maria Paola Angelini, direttore ufficio diocesano per la Pastorale della salute, che dopo un’analisi complessiva sulla drammatica situazione sanitaria e sull’accoglienza del disagio da poca adeguatezza affrontato con grande malessere dagli operatori e, non solo, chiede di garantire il più possibile l’amministrazione dei sacramenti come quelli della comunione e della unzione degli infermi ai malati, come viene fatto con specifici protocolli d’intesa e in tutta sicurezza presso altre regioni”.
Popolo della famiglia Viterbo