Abbiamo incontrato Guido Pianeselli, coordinatore per il Lazio nord del Movimento “Il Popolo della Famiglia”, nonché candidato alla Camera per Viterbo, Civitavecchia, Rieti e Roma. Persona trasparente e immediata, Pianeselli è stato un colonnello dell’aeronautica che ha deciso di dedicare il suo tempo a quella che lui stesso ritiene “Una missione”.

Una formazione politica nuova, almeno per la provincia di Viterbo, come nasce questo movimento?

“Il Popolo della Famiglia nasce due anni fa dai family days del 2015 e 2016 che hanno raccolto, nel silenzio generale dei media, centinaia di migliaia di persone a piazza San Giovanni ed al Circo Massimo per difendere la famiglia così come descritta all’art. 29 della costituzione, società naturale fondata sul matrimonio”.

E’ la prima volta che vi presentate alle elezioni?

“Ci siamo già presentati alla amministrative a Roma dopo due soli mesi dalla nascita e nei municipi abbiamo raccolto oltre l’1% dei consensi. A Verona recentemente abbiamo avuto oltre il 3%. Siamo presenti in tutta Italia ed abbiamo raccolto oltre 43mila firme per essere presenti alle elezioni. Siamo padri e madri che si sono costituiti in un movimento politico autonomo, con lo scopo di combattere i falsi miti del progresso e difendere anche i principi naturali non negoziabili della vita e della libertà educativa.
Siamo con i più deboli, con i bambini, gli anziani e le donne”.

Sembrerebbe un programma limitato a valori morali, come pensate di affrontare le complesse sfide attuali che la presenza politica impone?

“La famiglia é la prima cellula di protezione dell’individuo nella società, una struttura anarchica perché autonoma e non manipolabile. Noi come movimento siamo strutturati sulla più potente ed efficace dottrina sociale esistente, quella della Chiesa Cattolica ove al centro sono posti l’uomo ed i suoi bisogni, ormai è superato il dualismo destra sinistra, fanno finta di essere diversi ma sono omologhi, Renzi e Berlusconi hanno già deciso un accordo per il post elezioni. Ogni impero o potenza internazionale si è sempre liquefatto sulla decadenza dei costumi.”

Nel prendere atto di quanto detto perché vi presentate da soli?

“Ci presentiamo da soli, con un movimento non confessionale, ma aperto a tutti gli uomini di buona volontà, perché abbiamo visto che il lievito nei grandi partiti, ove prevalgono logiche spartitorie, scompare e noi non vogliamo essere contaminati. Siamo autonomi con orgoglio e valoriali, persone che svolgono nella loro vita una professione, che si sono date alla politica perché ne hanno respirato la sporcizia, non siamo eterodiretti da nessuno e viviamo questa esperienza come carità verso la nazione, per fermare la distruzione in corso. Io per esempio ho già dichiarato che rinuncerò interamente, qualora eletto, alla mia indennità di parlamentare a favore delle famiglie bisognose. Non lo faccio per obbligo di partito ma per coscienza, siamo su tutt’altro piano”.

Andiamo al vostro programma, quali sono le vostre proposte per l’Italia?

“Abbiamo un articolato programma di 65 punti. Una nostra proposta è quella del reddito di maternità, dare alla mamma che vuole rimanere a casa ad accudire il figlio 1000 euro al mese per i primi sei anni dalla nascita, una misura che costerebbe molto poco rispetto a tutte quelle sparate degli altri, solo un decimo di quanto hanno regalato alle banche, ma con il pregio di innestare un ciclo virtuoso Qualcuno l’ha detto agli italiani che a breve non ci saranno più soldi per pagare le pensioni?”.

Avete nel vostro simbolo “no gender” nelle scuole perchè?

“Il gender è una delle più grandi aberrazioni del nostro tempo. Altra nostra proposta è quella di eliminarlo dalle scuole, dietro al rispetto delle diversità, in sé giustissimo, nascondono una vera e propria menzogna; i nostri figli non debbono essere disorientati nella loro crescita dicendo che essere maschi o femmine è una decisione personale, e questo il più delle volte nella incosapevolezza dei genitori”.

Quindi cosa è che ritenete assolutamente urgente?

“Nel parlamento dobbiamo fermare le norme barbare che hanno già predisposto e che riguardano tutti gli italiani: la droga libera, il reato di omofobia, dove tutto dipende dalla percezione della presunta vittima, la legge sulle fake news, con la istituzione del ministero delle verità di orwelliana memoria, la eliminazione del reato di utero in affitto con la legalizzazione delle compravendita dei bambini, l’umano ridotto a merce, e se non produttivo, come gli anziani,eliminati con l’eutanasia etc… Non vi racconto favole, queste cose stanno già accadendo in Olanda. E se vorrete potremo approfondire…”.

Fonte: http://www.cittapaese.it/verso-le-politiche-siamo-con-i-bambini-gli-anziani-e-le-donne-incontro-con-guido-pianeselli-de-il-popolo-della-famiglia/

Di Marco